AVREI VOLUTO FARE LA PRESIDE
Dal rapporto con i genitori ai banchi a rotelle

di Rosella Tirico

 

Come vogliamo che crescano i nostri figli? Quali valori in cui credere vogliamo dare loro? Possiamo ancora pensare che "tra tutte le piste di questa vita la più importante è quella che conduce all'essere umano?" Quella del dirigente scolastico è una professione che ho amato e vissuto anche con sofferenza per aver provato impotenza di fronte ad un sistema che sembra precipitare in modo inesorabile in un continuo declino, un sistema che vive quotidianamente incoerenze e contraddizioni. Allo stesso tempo ho sofferto come lavoratrice, che ha vissuto quotidianamente la negazione dei propri diritti fondamentali, dovendo con abnegazione e rischiando in prima persona dedicarmi alla risoluzione di problemi irrisolvibili. Destreggiandomi tra normative, direttive e note spesso contradditorie e difficili da interpretare, ho vissuto con la continua sensazione di appartenere ad una categoria di paria, come parte oppressa e spregiata della dirigenza pubblica. Penso che i dirigenti scolastici siano i protagonisti di un cambiamento epocale nell'organizzazione del lavoro all'interno dell'istituzione scolastica per la realizzazione della formazione dei cittadini; sono coloro a cui consapevolmente o inconsapevolmente affidiamo i nostri figli quotidianamente.

Rosetta Tirico è nata a Potenza nel 1960. Vive a Bari. È stata insegnante in diversi ordini di scuola. Nella scuola secondaria di primo grado ha insegnato materie letterarie per 22 anni e successivamente è stata dirigente scolastico dal 2007 fino al 2020. Ha collaborato per diversi anni con la Casa Editrice La Scuola di Brescia pubblicando per la Rivista "Scuola e Didattica" diversi articoli per la didattica della storia e della lingua italiana e numerosi contributi anche a carattere pedagogico sulle fondamentali tematiche scolastiche.

Ha pubblicato: Anche gli angeli si stancano. Testimonianza di un'adozione, Edizioni La Vallisa, 1997; La giostra incantata, diario di una professoressa, Osanna, 2004.

 

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