Tucciariello.it

blog

08/07/2021

La nuova visione del centro politico.
Nuova Camaldoli

 

Cari amici due novità davanti a noi: nuova visione, nuova Camaldoli. Sembrerebbe tutto nuovo, peccato solo che noi siamo diventati vecchi di altri 25 anni. Si perché avevo 45 anni quando ho cominciato questa ricerca dello scudo crociato dopo la Dc, dopo il Partito Popolare, dopo Mario Segni (per fortuna mi sono tenuto lontano dalla Margherita per cercare lo scudo crociato, con la lanterna). Dopo 25 anni l’ho trovato? Si e no.

Un anno e mezzo fa credevamo che il centro fosse questo, la Federazione. Ci credevamo, ci abbiamo lavorato tantissimo, abbiamo impegnato energie e risorse. Oggi siamo qui per decidere. Questa è l’area di riferimento, questa la nostra area, non c’è alcun dubbio. Con questi interlocutori, con questi ospiti, in questo convegno si respira aria democristiana.

I temi sono noti, è urgente la ricerca del centro politico. E’ urgente mostrare la nostra proposta all’elettorato, che possiamo sintetizzare così: la politica come bene. “La politica come bene” se può apparire solo slogan non ci resta che riempirlo di contenuti e allora più che slogan diventa il nostro progetto, la nostra carta di identità, la nostra appartenenza. Abbiamo un’anima, un impianto teorico, un disegno morale e forse anche un progetto estetico. Se con altri gruppi politici non riusciamo a realizzare il bene come noi lo intendiamo, meglio stare da soli. Impiegheremo più tempo, forse, ma sul risultato avremo certezza.

Possiamo realizzare la politica come bene con la sinistra (Leu, Pd, Cinquestelle)? No, perché la sinistra non ha un’anima, non ha un impianto teorico riconoscibile se non la tentazione di scristianizzare pezzo dopo pezzo la società italiana (l’ultimo tentativo il Ddl Zan).

Possiamo realizzare la politica come bene con la destra? No, perché non ha un’anima, non ha un impianto teorico anzi è confusa tra liberalesimo oramai lacerato, laicismo confuso ad anticlericalismo al pari di certa sinistra, tradizionalismo senza un importante impianto filosofico, europeismo senza popolo, sovranismo senza Europa e cristianesimo ad effetto.

La politica come bene a cui noi siamo interessati non trova contatti stabili né con la sinistra né con la destra, semmai punti di contatto qua e là per cui questo centro politico che teorizziamo non può né guardare a destra né guardare a sinistra. Solo punti di contatto qua e là, solo impronte, con gli uni come con gli altri, quando saremo stati in grado finalmente di scrivere e definire la nostra agenda politica sui grandi temi (politica estera Nato e in avvicinamento alla Russia perché cristiana ed europea, politica del Mediterraneo e dei migranti, politica per il pianeta e per l’ambiente per preservare e rinnovare i doni di Dio, politica per la scuola e la formazione rimaste senza filosofia di fondo ma attaccate pesantemente da pseudopedagogia militante da sinistra, proprietà privata e ricchezza che non vanno attaccate ma esaltate, e via via i grandi altri temi sociali che il pensiero cattolico foraggiato dalle encicliche papali e dai grandi laici del pensiero cristiano costantemente indicano quale possibile alternativa alle propagande che ci danneggiano anzi vogliono spazzarci via e comunque ci stanno riuscendo.

Uniti allora. Uniti si vince. E’ così semplice che è persino ridicolo dircelo. Ma non siamo uniti. Il cristianesimo è assente dalla scena politica. Troppe Dc che rivendicano titolarità a suon di carte bollate, da decenni. Oltre alla sua portata escatologica il cristianesimo è filosofia di vita. Il cristianesimo va attuato. Un partito veramente cristiano deve dunque può, è un dovere interno al cristiano, il cristiano non può sottrarsi. Basta rivendicazioni, basta polemiche, basta ambizioni personali, non se ne può più.

Io come sapete mi trovo qui perché Rinascita Popolare (l’on. Publio Fiori segretario nazionale io il suo vice, con gli amici della Direzione abbiamo deciso oltre un anno fa di sospendere le nostre attività politiche per favorire questo progetto federale). Abbiamo continuato a lavorare come Centro Studi Leone XIII, aperto in Basilicata quasi vent’anni fa: un braccio culturale e formativo intensificato, un braccio politico presente nella Federazione). Oggi c’è bisogno dunque di decidere. Se non si decide oggi, cari amici, noi torniamo alle nostre sponde.

Ci dimettiamo dagli incarichi che ci avete dato e riprendiamo a dare forza al nostro braccio politico. Don Sturzo amava ripetere che lui camminava su due gambe, una il Vangelo, l’altra la Rerum Novarum. Noi, Centro Studi Leone XIII (da alcune settimane abbiamo aperto anche il circolo di Roma e del Lazio), camminiamo con quelle stesse gambe indicate da don Sturzo e impegniamo anche gli arti superiori, un braccio studio ricerca formazione promozione della persona umana, l’altro braccio la politica, “la più alta forma di carità umana”, giusta raccomandazione di Paolo VI e recentemente di papa Benedetto, un grande papa, senza nulla togliere agli altri e al nostro venerato papa Francesco. Per obbedienza, templare.

La fede e la politica come bene, la nuova economia e le sfide con il covid e con la ripresa, la società nuova che vogliamo: i tre temi che presentiamo oggi a questa nuova Camaldoli come beni che possiamo realizzare. Uniti, saremo Liberi e Forti. Divisi, vivremo da schiavi e sottomessi, deboli e senza difese. Perché? Per percorrere percorsi molto personali? Abbiate pazienza, non ne vale la pena.
Tirate le somme, conviene a tutti star dentro. Ma oggi, dico oggi 19 giugno 2021. Il tempo per noi è scaduto. Tra l’altro, proviamo a mettere a posto la nostra coscienza.

Pasquale Tucciariello – Vice segretario nazionale Rinascita Popolare -

 


Ritorna alla sezione BLOG per leggere altri contributi